martedì 7 maggio 2024

DROGA E ALCOL: BESTIE DEL DEMONIO

Il riferimento a droga e alcol come "bestie del demonio" è un'espressione forte che rispecchia l'impatto devastante che queste sostanze possono avere sulla vita delle persone e sulla società nel suo insieme. Questa metafora cattura efficacemente il potenziale distruttivo e le gravi conseguenze associate all'abuso di queste sostanze. L'alcol, legalmente accessibile e socialmente accettato in molte culture, può causare una vasta gamma di problemi fisici, psicologici e sociali quando il suo consumo diventa eccessivo e non controllato. Malattie del fegato come la cirrosi, problemi cardiaci, dipendenza fisica e mentale, incidenti stradali mortali, violenza domestica e alterazioni del comportamento sono solo alcune delle conseguenze più gravi legate al consumo eccessivo di alcol. Analogamente, l'uso illecito di droghe presenta rischi altrettanto seri. Oltre al rischio di dipendenza, le droghe possono provocare gravi danni a livello neurologico e psicologico, alterare la percezione della realtà e ridurre significativamente la qualità della vita. Problemi di salute mentale come depressione e ansia sono comuni tra gli utenti di droghe, così come lo sono malattie trasmissibili. La dipendenza da alcol e droghe è un disagio che va trattato con un approccio che comprende assistenza medica, supporto umano e reinserimento sociale. Il trattamento può essere difficile e la prevenzione, attraverso l'educazione e il supporto comunitario, rimane un elemento cruciale nella lotta contro l'abuso di queste sostanze. La stigmatizzazione degli individui che soffrono di queste dipendenze spesso peggiora la situazione, rendendo più difficile per loro cercare aiuto. Combattere questo stigma è fondamentale per costruire una società che possa efficacemente affrontare il problema delle dipendenze. Le "bestie del demonio" possono quindi essere viste non solo come metafore del danno che alcol e droghe possono infliggere, ma anche come simboli della lotta continua contro l'abuso di sostanze. In questo contesto, è essenziale adottare un approccio empatico e basato sulla comprensione per aiutare chi soffre di dipendenza a riconquistare il controllo sulla propria vita e a ripristinare la propria dignità umana. La lotta contro l'abuso di droghe e alcol richiede un impegno collettivo e il riconoscimento che nessuno è immune dalle "bestie del demonio", ma che tutti possono contribuire a mitigare il loro impatto e il Narconon Alfiere, da più di trent’anni, aiuta a sconfiggere l’inferno di droghe e alcol. https://www.narcononalfiere.it

lunedì 6 maggio 2024

DROGA E GUERRE

DROGA E ALCOL FANNO PIÙ VITTIME DELLA GUERRE
È un'affermazione forte quella che si è appena fatta: che le droghe e l'alcol causano più morti rispetto alla guerra. Anche se può sembrare esagerata, i dati e le ricerche sostengono tale ipotesi. Per capire meglio questo concetto, è necessario prima capire la scala del problema. Nel mondo, l'uso di sostanze stupefacenti è un problema di dimensioni enormi. Secondo i dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), circa 31 milioni di persone hanno disturbi dell'uso di droghe. Le stime indicano che quasi mezzo milione di persone muoia ogni anno a causa di droghe illecite. Questi numeri includono morti dirette, come overdose, così come morti indirette, come malattie correlate all'uso di droghe. Allo stesso tempo, l'OMS stima che l'abuso di alcol sia responsabile di oltre 3 milioni di morti ogni anno, ovvero il 5,3% di tutte le morti a livello globale. Questi decessi sono il risultato sia di malattie legate all'alcol, come cirrosi epatica e vari tipi di cancro, sia di incidenti correlati all'alcol, come incidenti stradali e violenza. Confrontando questi numeri con i dati sulla guerra, la situazione diventa chiara. Secondo l'Istituto per l'Economia e la Pace, nel 2018 sono morte circa 89.000 persone a causa della guerra in tutto il mondo. Anche se ogni morte è una tragedia, il numero di decessi causati dalla guerra è significativamente inferiore a quelli causati da droghe e alcol. Tuttavia, non si tratta solo di numeri. Dietro ogni statistica ci sono vite umane, famiglie distrutte, carriere rovinate. Il costo umano dell'abuso di droghe e alcol è immenso. Questi sono problemi complessi, radicati in problemi sociali, economici e personali. Le persone possono diventare dipendenti a causa della povertà, della disoccupazione, dello stress, della depressione, dell'ansia, o di altri problemi di salute mentale. L'abuso di droghe e alcol non è solo un problema individuale, ma una questione di salute pubblica che ha ripercussioni su tutta la società. I costi sanitari, le perdite di produttività, l'aumento della criminalità e la sofferenza familiare sono solo alcuni degli effetti negativi. È necessario un approccio globale per affrontare queste questioni. Ciò significa non solo prevenire e trattare l'abuso di droghe e alcol, ma anche affrontare i problemi sociali ed economici che spesso sono alla base di questi comportamenti. Quindi, mentre la guerra è certamente una causa di sofferenza e morte, l'abuso di droghe e alcol è un problema ancora più grande. Il confronto tra queste due cause di morte evidenzia l'importanza di affrontare l'abuso di sostanze come una priorità di salute pubblica. Questa non è una battaglia che può essere vinta da un giorno all'altro, ma con sforzi concentrati e continui, è una battaglia che può essere vinta. https://www.narcononalfiere.it

martedì 30 aprile 2024

Smettere di Drogarsi

La strada della tossicodipendenza comincia in leggera discesa dove va tutto bene, anzi 'benone'. Dopo qualche chilometro la discesa si fa più ripida tanto che uno deve mettersi a correre per star dietro alla pendenza... poi la strada si interrompe e comincia il salto nel vuoto. Confusione mentale e trasgressioni, piccole e grandi, ora costellano la vita del tossicodipendente che deve a tutti costi assumere la sostanza, il paracadute che impedisce lo schianto sulla dura terra chiamato sindrome da astinenza, un insieme di dolori fisici e di forte depressione mentale. A questo punto le famiglia cerca aiuto. Vede la situazione, già insostenibile, sfaldarsi in mille pezzi. Violenza, furti in casa e tutte quelle cose odiose che rendono una persona irriconoscibile dall'individuo che era una volta. Aiutare una persona a smettere di drogarsi o di bere a dismisura presenta due diversi problemi. Il primo è la volontà di farsi aiutare, il secondo è come aiutarla. È necessario lavorare sulla volontà di farsi aiutare perché una persona non può migliorare se non vuole o se non può e un tossicodipendente ha l'astinenza dalla sostanza come minaccia incombente. Poi c'è il come aiutare ovvero scegliere un trattamento efficace che risolva la situazione per sempre. Due sono le strade a disposizione: la disintossicazione attraverso psicofarmaci e la disintossicazione naturale. La prima tenta di sostituire la sostanza con un sostituto che allevi la fase di astinenza e l'intero percorso della disintossicazione. Spesso questo metodo porta a una doppia dipendenza, quella dalla droga e dal farmaco. La seconda strada è una disintossicazione naturale, senza uso di psicofarmaci o sostituti vari, che accompagni una persona a riprendere salute e forma fisica dopo aver ripulito il suo corpo con metodi assolutamente secondo natura. Il programma Narconon aiuta con metodi naturali chi fa uso di sostanze e assiste la sua famiglia nel convincerlo a trovare aiuto. Un aiuto efficace. www.comunitàdirecupero.it

SMETTERE DI BERE

Si beve per dimenticare, dicono, ma un alcolista non si dimentica mai di bere perché una forza caparbia e inarrestabile lo obbliga ad avvicinarsi alla bottiglia ed a bere, bere, bere...


L'alcol dipendenza è tra le più terribili per vari motivi: lo spacciatore è il bar sotto casa, la sostanza è perfettamente legale, è socialmente accettata e l'alcolista può continuare la sua vita indisturbato se non dal senso di colpa, colpa che si acqueta facendosi un altro goccio. Smettere di bere alcolici allora è un'impresa che si scontra con tutte quelle cose, più una: l'astinenza. 


Nella sindrome da astinenza da alcol si hanno tremori, debolezza, cefalea, sudorazione e sintomi gastrointestinali. Può verificarsi tachicardia, la pressione arteriosa può essere elevata e la mente vaga in pensieri deprimenti. I sintomi solitamente iniziano entro circa 6 h dalla cessazione. 


È necessario intervenire quando il problema è evidente e l'intervento dev'essere risolutivo e senza ulteriori danni per l'alcolista. I danni possono essere causati dalle "cure" a cui l'alcolista viene sottoposto (psicofarmaci e altri sostituti) che invece di disintossicarlo lo avvelenano maggiormente dal punto di vista fisico e lo rimbambiscono mentalmente.


In un centro Narconon, al contrario, Il programma di Disintossicazione per una Nuova Vita è basato sulla scoperta fatta da L. Ron Hubbard che i residui di LSD rimangono intrappolati nel corpo, principalmente nei tessuti adiposi, anche dopo molto tempo che la persona ha smesso di assumere droghe. Questo spiega come mai chi ha usato LSD in passato può ritrovarsi nel bel mezzo di un ”trip” persino anni dopo l’ultima assunzione. Ulteriori ricerche rivelarono che molte altre sostanze tossiche possono restare nel corpo producendo effetti dannosi per anni.


Il Programma di Disintossicazione per una Nuova Vita, parte integrante del metodo Narconon, è una combinazione di esercizio fisico, saune e un regime di nutrizione con particolare accento sull’idratazione, che avviene sotto supervisione medica. Le procedure sgretolano e lavano via i residui tossici rimasti nel corpo, anche dopo che la persona ha smesso di bere alcolici.


Questo programma, completamente naturale, espelle con il sudore le tossine bloccate nel corpo e fa acquisire una nuova energia, una nuova vitalità; una nuova vita, libera dal desiderio ossessivo di consumare alcolici.


https://www.smetteredibere.it/programma-per-alcolisti/

lunedì 29 aprile 2024

Come riconoscere un Tossicodipendente?

 

Per prima cosa bisogna definire cos'è, oggi, un tossicodipendente perché in passato era relativamente più facile riconoscere chi faceva uso di sostanze, sia dell'aspetto fisico che dai comportamenti.


Oggi, droga ed alcol hanno guadagnato il loro "passaporto sociale" definitivo ed è molto più difficile riconoscere la tossicodipendenza in persone che a prima vista sembrano del tutto normali.


È appunto dietro a questa normalità che oggi si nasconde chi fa uso di sostanze psicoattive. È normale ubriacarsi anche da adolescenti, è normale fumare una canna a scuola, normale assumere cocaina per divertirsi nel fine settimana e così via in una vasta panoramica di situazioni "normali".


La stampa, la TV, internet e tutti gli altri media si soffermano più sulla curiosità data da questo fenomeno che sulla sua estrema pericolosità, quasi che puntare il dito sulle sostanze tossiche fosse di cattivo gusto o da bacchettoni.


Centinaia di morti a causa della cocaina vengono archiviate come "scompensi cardiaci", il decesso per overdose da eroina viene pure declassato, a meno che non si tratti di una persona importante, che faccia “notizia”. 


Così ci troviamo a convivere con la tossicomania come se fosse una cosa naturale, come la pioggia e il sole. Se però piove in casa la faccenda cambia e allora bisogna agire in fretta per evitare un tornado previsto e sicuro.


Un esame delle urine potrà senza dubbio riconoscere una tossicodipendenza mentre un rifiuto di tale esame sarà una conferma dell'assunzione di sostanze. A questo punto bisogna agire senza stare ad ascoltare scuse, giustificazione o promesse; le chiacchiere stanno a zero quando si tratta di droga o alcol.


È urgente chiamare un centro Narconon che provvederà ad inviare un suo operatore a domicilio per convincere la persona ad entrare in comunità, se necessario. Una volta giunta al centro quella persona potrà iniziare una nuova vita dove droghe e alcol non avranno più posto.


www.comunitàdirecupero.it

Come riconoscere un Eroinomane?

Nel secolo scorso era facile riconoscere la maggior parte degli eroinomani, infatti il loro aspetto esteriore non lasciava dubbi a riguardo: pelle diafana, magrezza estrema, occhi dalle grandi pupille, abbigliamento trasandato ecc. facevano subito sospettare una tossicodipendenza da eroina. 


Il tipo malmesso e tremante che alla stazione chiedeva mille lire (di allora) per acquistare un biglietto ferroviario per andare al funerale della mamma era la triste conferma di un'astinenza da eroina camuffata da tragedia familiare. La tragedia era reale anche se la mamma non c'entrava.


La tragedia è l'eroina, da quasi un secolo regina delle droghe da strada, con milioni di morti alle sue spalle. Quando assunta si aggrappa come un polpo gigante a una persona facendole fare cose indicibili per procurarsi una nuova dose con la minaccia terribile dell'astinenza.


I dolori fisici e il grave disagio mentale dell'astinenza non sono affatto cambiati negli anni e neppure le bugie che racconta il tossicodipendente, quello che è cambiato è l'atteggiamento sociale dell'eroinomane, la sua apparenza e il modo con cui assume eroina.


Se la siringa era il vessillo del "vecchio tossico", quello del ventitreesimo secolo è la carta stagnola che non lascia segni sulle braccia e non desta sospetti. L'eroina fumata è il modo di assumere oggi questa terribile droga per la maggior parte delle persone che possono così mantenere lo stato sociale cui appartengono e non sprofondare nella categoria dei "tossici" pur essendolo a tutti gli effetti fisici e mentali.


Vecchi o nuovi, i tossicodipendenti da eroina hanno bisogno di aiuto urgente e la comunità di recupero è l'unica strada per uscire da un vizio potenzialmente mortale e che rovina la vita a tante persone intorno a loro.


Il centro Narconon Alfiere, in un tempo breve di cinque mesi circa, restituisce alla vita e alla famiglia un uomo o una donna fisicamente e mentalmente sai.


https://www.sos-eroina.it

Come riconoscere un Cocainomane?


Il cocainomane sfugge da se stesso così bene che è difficile riconoscerlo tanto che non si riconosce nemmeno lui (o lei) come tossicodipendente e quella polverina bianca la considera diversa da una droga. All'inizio della sua avventura con la cocaina considera quella potentissima sostanza un innocente anti stress, un aiuto al lavoro, un divertimento per il fine settimana, ecc. ma questa "luna di miele" non è eterna, anzi.


Presto al fine settimana si aggiunge anche il lunedì, poi il martedì, mercoledì e quando la settimana è completa lui (o lei) può cominciare ad assumere la sostanza mattino e sera per poi finire in bellezza con il crack, la cocaina fumata.


A questo punto la corsa è finita e il cocainomane comincia a girare su stesso in una spirale discendente che lo porta alla pazzia da cocaina (spesso confusa con la pazzia psichiatrica) che gli causa allucinazioni, manie di persecuzione, paranoie e una vasta gamma di disordini mentali. 


Questa "pazzia" finisce un paio di giorni dopo che il cocainomane smette di assumere la sostanza, ma può essere fraintesa come pazzia cronica e aprire le porte alla psichiatria e ai suoi metodi discutibili.


Da persona normale a "pazzo da catena", questo è il percorso del cocainomane nel tempo, ma ovunque lui (o lei) si trovi sulla strada della tossicodipendenza è urgente un intervento risolutivo che lo porti in salvo dalla droga e dagli psichiatri.


Il programma Narconon può aiutare un tossicodipendente cocainomane a smettere con un metodo completamente naturale di disintossicazione cui faranno seguito corsi e procedimenti che ricondurranno alla vita lui (o lei) e i suoi cari, disperati dalla situazione in cui si era cacciato.


Al centro Narconon Alfiere, con una residenza di circa cinque mesi, recupererà tutte le abilità che aveva precedentemente e gli strumenti per poter vivere stabilmente senza droghe e alcol.


https://www.aiuto-cocaina.it/il-programma/